desideri psicologia crescita personaleFinalmente è arrivato il momento di parlare di crescita personale!

Oggi riflettiamo insieme su come sia possibile coltivare il proprio lato curioso, quello che ha bisogno di sperimentare cose sempre nuove, di viaggiare (anche solo con la mente), di avere nuove idee e di cercare desideri sempre nuovi da realizzare.

Sapete che esiste un tipo di stress buono che aiuta la nostra mente a rimanere attiva e sana più a lungo?

Questo livello moderato di sollecitazioni risulta molto piacevole perché ci motiva o ci rende curiosi verso il mondo esterno. Cosa ancora più importante stimola la plasticità neurale, cioè la modificazione delle connessioni nervose dovuta all’esperienza, fondamentale per mantenere il cervello flessibile, rimanere connessi alle altre persone, gestire i cambiamenti della vita.

Lavorando con i miei clienti ho imparato che è importante riuscire a far sperimentare alle persone una zona mentale in cui si riesce a tollerare i propri sentimenti senza eccessiva ansia, mantenendo un buon livello di comfort. Sto parlando della famosissima Comfort-zone. Si tratta proprio di quel livello di attivazione mentale in cui entra in gioco lo stress buono, che permette al nostro cervello di adattarsi, riconfigurarsi e crescere.

Più il nostro ambiente esterno è ricco e stimolante, più ci sentiremo incoraggiati ad acquisire nuove capacità, espandere la nostra conoscenza e realizzare i nostri desideri. Pensate a quando andate in vacanza in luogo mai visitato prima: vi sentite subito rigenerati dai nuovi stimoli che ricevete, come i profumi, i paesaggi, la cultura diversa.

Quando iniziamo a compiere un’attività mai sperimentata prima, costruiamo nuove connessioni neurali che possono regalarci una maggiore spinta creativa e nuove idee. Le idee ed i desideri non arrivano dal niente, ma vengono stimolati quando facciamo cose nuove ed esploriamo luoghi sconosciuti.

uscire dalla zona di comfort

Come puoi scoprire qual’è la tua Comfort-zone?

Oggi voglio proporvi un semplice esercizio elaborato dalla psicoterapeuta Philippa Perry che ho sperimentato in prima persona ed ho trovato molto utile e divertente. Costruiamo insieme la Comfort-map!

Vi aiuterà a capire in che modo è strutturata la vostra Comfort-Zone ed i piccoli passi che potete compiere per iniziare ad allargarla seguendo i vostri desideri!

  • prendete un pezzo di carta bianca abbastanza grande e disegnate un cerchio nel centro;
  • scrivete nel cerchio esempi di attività che portate a termine sentendovi completamente a vostro agio;
  • intorno al cerchio scrivete esempi di attività che portate a termine con leggero sforzo, che vi rendono nervosi ma che riuscite ugualmente a compiere;
  • disegnate un cerchio più grande intorno a queste attività;
  • intorno a questo secondo cerchio scrivete attività che vi piacerebbe fare ma per cui non trovate il coraggio;
  • disegnate un terzo cerchio intorno a queste attività;
  • scrivete lungo il terzo cerchio le cose che siete troppo spaventati per fare ma che vi piacerebbe poter compiere.

Provate l’esercizio e condividete la vostra Comfort-map sulla pagina FB di L’ora per me!

E’ utile riuscire a mettere a fuoco ciò che facciamo con serenità totale e ciò che ci rende nervosi o spaventati. In questo modo possiamo iniziare a sperimentare le cose appena fuori dalla nostra Comfort-zone, espandendola in modo graduale verso i cerchi più ampi.

Ricordate sempre che qualsiasi nuova attività proviamo a fare, deve essere soltanto per volontà nostra, senza influenze esterne. Non importa ciò che gli altri pensano. L’idea è di espandere la nostra Comfort-zone in piccoli passi, ricorrendo soltanto allo “stress-buono” e riavvicinandoci in modo graduale al nostro lato curioso e creativo!

Riaccendi i tuoi desideri
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Psicologa e psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico interpersonale. Non vi farò accomodare sul lettino e non leggo nella mente (purtroppo!). Credo che viaggiare sia la cosa più bella del mondo e che il viaggio più straordinario sia quello dentro noi stessi. In 3 parole? Creatività, impegno ed autoironia.
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